E' tra gli orologi solari più semplici sia per l'immediatezza dei
principi teorici alla base del funzionamento che per la facilità di
realizzazione e si pone come strumento molto diffuso in tutti i tempi.
L'efficacia didattica da esso rappresentata ha contribuito alla diffusione
in periodi più o meno recenti di molti esemplari presso scuole ed osservatori astronomici.
Si tratta di un doppio quadrante di solito con le sole linee orarie disposte ad
intervalli di 15 ° riportato sulle due facce opposte di uno stesso
cerchio ed attraversato nel centro da uno stilo ad esso perpendicolare.
Il
tutto è posizionato in modo che lo stilo risulti rigorosamente
polare e di conseguenza il cerchio orario sia orientato su un piano
parallelo all' equatore celeste (e terrestre). Il quadrante inferiore
(quadrante Sud) sarà illuminato solo nel semestre invernale (dal 23
settembre al 21 marzo - Sole con declinazione negativa) mentre
quello superiore (quadrante Nord) in quello estivo
(dal 21 marzo al
23 settembre - Sole con declinazione positiva).
Nei giorni degli equinozi
la meridiana non risulta illuminata in quanto il Sole si trova proprio sul piano equatoriale con declinazione pari a zero.
La
scarsa fruibilità nel periodo equinoziale come pure la necessità di
duplicazione del quadrante per un funzionamento annuale ha portato alla
realizzazione di modelli dove una corona con le ore riportate nella sua
parte interna. sempre ad intervalli di 15 °, ha sostituito il cerchio
equatoriale.
Sono nati così gli
orologi su sfera armillare e
soprattutto i più piccoli anelli equinoziali
da tasca, varianti
quest' ultime più
consone ad un utilizzo più di massa dove l' indicatore
orario presenta soluzioni diverse.
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